Bando Azione 1.C.a) “Qualificazione delle produzioni e dei luoghi dove si svolge l’attività dell’operatore ittico. Intervento C – Interventi del pescatore finalizzati a migliorare la raccolta dei rifiuti del mare e prodotti dall’attività ittica, compresa la raccolta da parte dei pescatori dei rifiuti del mare”

Beneficiario: Fondazione CETACEA Onlus

Titolo del progetto: Una rete salva pesca

Descrizione: Sperimentazione di un modello di rete da pesca a strascico che separa in origine i rifiuti dal pescato stesso, con l’obiettivo di un’efficace raccolta dei rifiuti e di ridurre i tempi di lavoro in mare, ottenendo un pescato più pulito e di qualità.

Importo: 49.920,00 Euro

Contributo concedibile: 39.936,00 Euro

Sostegno: 80%

Tempistica: Settembre 2020 – Febbraio 2021

Risultati attesi: L’obiettivo del progetto è quello di ottenere un pescato già “lavorato”, aumentandone la qualità e riducendo i tempi di lavoro sull’imbarcazione. Nel contempo consentirà una efficace raccolta di rifiuti migliorando quindi le condizioni dei fondali e degli ecosistemi su cui la pesca viene praticata

“Una rete salva pesca”: al via il nostro progetto FEAMP sulla pesca dei rifiuti.

Scheda di sintesi del progetto

 

Scopri il progetto realizzato con la Videointervista “VOCI DELLE MARINERIE del FLAG COSTA DELL’EMILIA-ROMAGNA” realizzate dal Flag Costa dell’Emilia-Romagna dal titolo Mare pulito, pesce di qualità: una rete salva pesca

 

Relazione tecnica finale delle attività

 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pescaFondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

EVENTO FINALE 

25.06.2021 Ore 16:30 presso il Mercato Ittico di Rimini, Via F.lli Leurini 1

Progetto “Una Rete salva pesca” – Nell’ambito dell’evento conclusivo del progetto verranno presentati i risultati della sperimentazione di un modello di rete da pesca a strascico che separa in origine i rifiuti dal pescato.

Interverranno:

Fabio Fiori, Biologo, Ricercatore e scrittore

Sauro Pari, Presidente Fondazione Cetacea Onlus

Laura Aiudi, Biologa di Fondazione Cetacea Onlus

Scarica il programma dell’Evento conclusivo del progetto “Una Rete salva pesca”

 

La rete sperimentale utilizzata per la realizzazione del progetto “Una Rete Salva Pesca” nasce da un’idea del Comandante del Motopeschereccio Levriero II, Tomas Parenti, che nelle sue uscite purtroppo non pescava solo pesce ma anche una quantità importante di rifiuti che si mescolava a tutto il pescato, aumentando anche i tempi di smistamento. L’obiettivo è quindi quello di ottenere già all’origine la separazione fra i rifiuti e il pescato commerciale, rendendo in questo modo più efficaci entrambi e consentendo di avere un pescato già lavorato. Individuato il fornitore per della rete da pesca, ne sono state commissionate 3, per le rispettive 3 imbarcazioni coinvolte nel progetto.

Le reti hanno le seguenti caratteristiche:

rete a strascico a quattro facce, costruita in rete polietilene alta tenacità, armata con due sacchi, completa di catene e sfere. Lima da sugheri in cavo misto inox mm 16, lima da piombi in cavo misto inox mm 16 rivestito da corda polysteel mm 16 (diametro finale 48 mm). I due sacchi saranno costruiti con rete polietilene trecciata ad alta tenacità spessore mm 3, dimensione maglia interna mm 50 (come da normativa UE). Il primo sacco, dove verranno trattenuti i rifiuti, sarà posizionato nella parte finale della rete, mentre il secondo sarà montato sopra il primo e conterrà il pescato. Il metodo di utilizzo invece è lo stesso di una rete a strascico classica.

La sperimentazione prevede anche pescate di confronto svolte sugli stessi tratti di mare, nello stesso tempo, per valutare se la conformazione della rete sperimentale possa incidere, in un modo o nell’altro, anche sui quantitativi di pescato commerciale. Dalle giornate di pesca durante le quali è stata svolta la sperimentazione emerge che:

– la rete non compromette la quantità o la qualità del pescato;

– i rifiuti più pesanti tendono a depositarsi effettivamente nel sacco più grande, posizionato nella parte finale, divisi quindi dal resto del pescato. Mentre per quanto riguarda i rifiuti più leggeri, quali ad esempio reti delle cozze, pezzi di sacchetti di plastica o bicchierini, questi tendono a rimanere nel secondo sacco più piccolo che contiene il pesca;

– i tempi di separazione si accorciano di molto, rimanendo il grosso dei rifiuti nella parte inferiore della rete.

Scarica la presentazione dei risultati del progetto “una rete salvapesca”

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

 

Immagini dell’evento finale del 25.06.2021 svoltosi al Mercato Ittico di Rimini 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

Immagini scattate nell’ambito del progetto “Una rete salva mare” – Foto di Alessandro Mazza 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca

 

Fondazione Cetacea Onlus: Una rete salva pesca