La Marineria di Cervia si presenta..

Se c’è un luogo sulla costa Adriatica nel quale il profumo del mare si fonde a quello del sale, in cui il fascino del porto canale è intimamente connesso alle costruzioni legate al commercio dell’ “oro bianco”, questo è Cervia. La tradizione millenaria della città ha basato sulle saline la propria fortuna: il sale è stato fonte di ricchezza fin dall’antichità, dai tempi degli etruschi e dei romani fino al Medio Evo, quando la fortuna del sale di Cervia crebbe ulteriormente, sia per le modifiche che vennero apportate al delta padano, sia per il declino di Comacchio nella produzione salinara.

Lungo il canale è possibile ammirare le massicce costruzioni dei Magazzini del Sale e della contigua Torre, che danno tuttora al centro cittadino una conformazione unica. E in memoria degli antichi usi, un esemplare della barca storica usata per il prezioso trasporto – la burchiella di ferro – fa bella mostra di sé al Museo del Sale e rivive ancora nei canali della città in occasione dell’annuale Sagra del Sale con rievocazione dell’antica Rimessa. Al fascino delle saline si aggiunge quello del porto, risalente al XV Secolo – quando Cervia era sotto il dominio dei Veneziani – che ospita alla sua imboccatura il Faro e l’antico borgo dei pescatori. Le prime notizie relative a questo nucleo sono del 1639, ma lo sviluppo della marineria risale al ’700, con la nascita di Cervia Nuova.

Oggi l’attività peschereccia cervese è principalmente rivolta alla piccola pesca e all’allevamento dei mitili. E Cervia, immersa in una verdissima e secolare pineta sullo sfondo del mare Adriatico, mette ben in mostra tutta la sua storia e la sua vitalità marinara: la pescheria dei produttori ittici, il famoso Museo del Sale, le Case dei Salinari, il locale Circolo dei Pescatori che offre l’atmosfera delle storiche osterie marinare, il piazzale dei Salinari, con i seisettecenteschi Magazzini del sale, che si collega alla più vasta Piazza Garibaldi. Il Porto Canale rappresenta lo straordinario accesso dal mare a queste località dalle molte suggestioni. Anche in questo caso, è inevitabile il collegamento alla tradizione salinara: il porto sorge infatti sulla parte terminale del Canale delle Saline, nato intorno al XV – XVI secolo come canale di collegamento tra le saline ed il mare. I due moli guardiani, rispettivamente di 100 e 160 metri, conducono alle banchine: che sono ovunque praticabili per l’ormeggio, eccetto gli ultimi 60 metri della sponda sinistra, per la presenza sul fondo delle palafitte del vecchio molo. Sulla riva destra si aprono le due darsene riservate al diporto: è la zona più suggestiva del porto canale, dove sulla banchina si snoda una bellissima passeggiata tra le vie del borgo marina. È qui che sorgono l’antico faro, il piccolo ma delizioso mercato del pesce, il tradizionale Circolo dei Pescatori: un angolo della città che sembra davvero fuori dal tempo, e che sprigiona un fascino straordinario in ogni momento della giornata e dell’anno.

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