La Marineria di Ravenna si presenta..

Marina di Ravenna è un luogo probabilmente unico e irripetibile della riviera adriatica. Una cittadina costiera che unisce le caratteristiche tipiche di ogni marineria – il fascino del porto canale, il richiamo del grande faro, le suggestioni notturne dei pescherecci all’attracco – con le peculiarità ambientali dell’immediato entroterra: perché a poche centinaia di metri dal porto, il canale portante via d’acqua in diretto collegamento con la città d’arte Ravenna, si perde nei mille bracci di acqua salmastra delle “pialasse”, particolari zone umide dall’acqua bassa, ricche di flora e di fauna, che hanno come splendido sfondo la millenaria pineta costiera e quella “interna” di San Vitale.

Del resto, qui prima ancora del mare sono state importanti le “valli”, come si definiscono le zone umide. I primi pescatori che abitarono queste zone lavoravano appunto nelle valli, che nel passato occupavano la maggior parte dei terreni attorno Ravenna: già nel Seicento, le fonti storiche ci dicono che nell’area si svolgeva compravendita di pesce. Ravenna è sempre stata città di mare: grazie alla favorevole posizione geografica il Porto di Classe era stato, fin dal I secolo a.C., punto nevralgico di scambio e centro militare fondamentale per il controllo della parte orientale dell’Impero Romano.

Ma la storia di questo territorio ha la sua svolta attorno alla metà del 1700, quando Ravenna sente l’esigenza di un nuovo e più funzionale scalo marittimo. Il sito per l’apertura dello scalo viene individuato nell’ambito di un modesto approdo a mare della Pialassa Baiona, ove si costruisce il Canale Corsini: sono gli albori di Marina di Ravenna. Nei decenni successivi il porto si sviluppa più come luogo di mercato – con la compravendita di pesce fra pescivendoli ravennati e pescatori provenienti da Chioggia, Rimini e Venezia – che come luogo di produzione: ed è proprio per questo motivo che il Governo Pontificio (a cui Ravenna apparteneva) finanzia la costruzione di abitazioni da assegnare in uso gratuito a famiglie di pescatori, per permettere loro di fissare stabile domicilio in quel porto.

Attorno alla metà dell’Ottocento vengono costruite otto case, abbinate fra loro e per questo chiamate poi “Case Lunghe”. I primi abitanti si insediano qui nel 1836, fondando la borgata di Porto Corsini. Per tutto il Novecento, l’attività economica della marineria resta importantissima, e negli anni ’70-‘80 alla pesca in mare si abbina l’attività della raccolta dei bivalvi: da un lato i mitili, nelle piattaforme offshore, tramite i pescatori subacquei; dall’altro le vongole nella Pialassa Baiona. E oggi la raccolta dei mitili rappresenta l’attività principale della marineria di Marina di Ravenna.

 

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