La Marineria di Misano Adriatico si presenta..

I reperti archeologici che in varie epoche sono venuti alla luce nel territorio di Misano Adriatico sembrano testimoniare l’origine romana della località Adriatica. È nel 3° secolo A.C, in particolare, che va ricercata l’origine dell’attuale denominazione di Misano Adriatico, quando le terre di quest’area vennero donate –  probabilmente per meriti militari – alla famiglia “Gens Mesia” proveniente dal Lazio, come molte delle altre famiglie che all’epoca si trasferirono nel contado di Rimini. Risalire con precisione alle vicende storiche che caratterizzarono il destino di Misano intorno al I secolo D.C. non è possibile per mancanza di testimonianze valide. Di certo si possono facilmente ricondurre a quelle della vicina Rimini che già nel 90 A.C aveva assunto il titolo di Colonia romana di diritto latino. Fu la costruzione della Pieve di Sant’Erasmo, nel 997, a conferire maggiore visibilità a Misano e successivamente la dominazione della famiglia Malatesta che durò per oltre due secoli, dal 1300 al 1500 circa.

I Malatesta, signori di Rimini, vollero edificare un castello sulle colline dell’attuale Misano Monte, di cui restano visibili oggi solo l’arco di accesso ed una torre. Con la caduta dei Malatesta Misano e il resto della Romagna passarono sotto la giurisdizione dello Stato Pontificio, che si protrasse quasi senza soluzione di continuità fino all’unità d’Italia. Tra gli eventi degni di nota in questo lungo intervallo di tempo è da segnalare il breve periodo, datato 1511, che vide l’indipendenza amministrativa di Misano, divenuto comune autonomo. Tale indipendenza, tuttavia, ebbe fasi alterne e fu riconquistata definitivamente solo nel 1827.

La città prese il nome di “Villa Vittoria” nel 1938 con provvedimento dell’allora presidente del Consiglio Benito Mussolini, per tornare solo successivamente ad assumere l’attuale denominazione di Misano Adriatico. È con la ricostruzione del dopoguerra che inizia a prendere vita l’attitudine turistica di Misano, per favorire la quale anche la sede amministrativa nel 1949 circa viene trasferita sulla riviera dall’originaria di Misano Monte.

Portoverde era un luogo allora anonimo che, con un grande intervento nel 1963, caso unico nel panorama degli insediamenti balneari lungo il litorale romagnolo, grazie alla lungimiranza, forza di volontà e capacità di tre imprenditori coraggiosi, attraverso complesse vicende finanziarie e in un periodo di forti turbolenze economiche, è stato trasformato in un Centro Turistico di alta qualità con un Marina di buona e sicura ospitalità generatore di rilevanti riflessi su tutto il territorio in termini di riqualificazione del turismo, dello sviluppo delle attività imprenditoriali e dell’occupazione. Portoverde rappresenta quel fenomeno di trasformazione socio-economica che ha vissuto l’Italia nel periodo storico che viene comunemente definito miracolo economico. A Portoverde l’attività peschereccia si limita a piccoli battelli che svolgono l’attività con attrezzi di porta fissa, principalmente durante la stagione estiva.

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